martedì 30 luglio 2013

Fatta la legge, trovato l'inganno

Per noi italiani il rispetto delle regole è un fatto secondario. Anzi molto spesso siamo i perfetti rappresentanti del famoso detto: "fatta la legge, trovato l'inganno". Non ci riesce di capire che le regole sono l'essenza della convivenza civile e che infrangendole demoliamo la struttura stessa della nostra comunità. Questa nostra indole anarchica di comodo e individualista ci sta portando alla rovina al di là della congiuntura economica. L'Europa ci guarda e non capisce. Non capisce perchè quasi metà degli italiani seguitino a dare fiducia a Berlusconi e perchè uno come Calderoli sia vice presidente del Senato. Provo a dare delle spiegazioni plausibili:

- Berlusconi incarna tutti i vizi e i difetti degli italiani in maniera così evidente da risultare quasi finto, progettato in laboratorio. Gli piace il pallone, la gnocca, fregare gli altri e sentirsi furbo. E' il vero campione della grossolanità italica. Troppi italiani si identificano con lui per sperare che le cose cambino a breve; diciamo che finchè non passa a miglior vita resterà sulla scena.

- Calderoli è il frutto di generazioni e generazioni di etilisti inconsapevoli. Si, perchè dovete sapere che in buona parte delle regioni del nord la maggioranza degli abitanti crede che bere vino, a cominciare dalla prima colazione per finire al bicchiere della staffa alla sera, sia normale e faccia bene. Non sanno di essere tutti etilisti e che molto spesso mettono al mondo della prole affetta da crertinismo congenito come nel caso del nostro vice presidente del Senato. Non possiamo prendercela con il povero Roberto che non ha altra colpa se non quella di esistere. Quello che è grave e sintomatico è che molti gli danno il voto, gli affidano la propria delega democratica.

In poche parole noi italiani abbiamo il difetto di dare fiducia a chi ci assomiglia e in qualche modo è peggio di noi. Invece di valutare la qualità di una persona ne valutiamo i difetti. Sembra paradossale, ma sentirci migliori di qualcuno ce lo lo fa apprezzare e sentirci inferiore a qualcuno ce lo fa disprezzare. Il caso Italia non è altro che il frutto di questa nostra vocazione al peggio, di questo nostro masochistico gioco al ribasso. Aggiungiamo quel po di superficialità e faciloneria tipico dei latini e la frittata è fatta.

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